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INTERVISTA A DISTANZA: Simone Gherardi
In questi giorni difficili, abbiamo sentito il nostro terzino della Serie A2 Simone Gherardi, che per la specializzazione è impegnato all’ospedale di Padova e si occupa anche della lotta quotidiana al Covid-19.

– Simone, ci racconti come è la situazione in ospedale? Come state affrontando l’emergenza?
Premetto che sono specializzando in medicina d’emergenza, quindi lavoro al pronto soccorso. L’ospedale ha reagito aumentando i posti letto per la terapia intensiva e per le malattie infettive. Il pronto soccorso, per fronteggiare l’aumento dei casi, è stato diviso in due aree, di cui una riservata ai possibili contagiati da Covid-19 per isolarli dagli altri. Infatti quando ho il turno di 12 ore in quest’area, sono bardato dalla testa ai piedi e non posso andare nell’altra per diminuire il rischio di contagio. A differenza della situazione lombarda, non abbiamo avuto i loro stessi numeri, da noi sono più contenuti, per cui si lavora a ritmi piuttosto normali.

– Tu personalmente come stai vivendo questa situazione?
La sto vivendo abbastanza bene, anche se è difficile non poter vedere la famiglia, i compagni di squadra. Non sono troppo preoccupato per il rischio di contagio, perché per me poter dare una mano è importante, anche a livello di crescita professionale.

– Cambiando un po’ tema, ti manca la pallamano? C’è un messaggio che vuoi rivolgere a tutta la pallamano US Torri?
Ovviamente la pallamano mi manca. Io mi sto allenando tutti i giorni, però non è facile farlo in casa, anche se ho un grande terrazzo. Poi senza palla è tutta un’altra cosa. Mi auguro comunque di poter finire il campionato, magari con una sessione estiva a giugno e a luglio.
Quello che poi mi sento di dire a tutti è di restare a casa, limitate le uscite perché evitare un solo contagio è già una grande cosa, perché da un solo contagio se ne possono avviare altri. Quindi ancora una volta restate a casa, approfittate del tempo per dedicarvi a quelle passioni che altrimenti non avreste modo di coltivare e cerchiamo di essere ligi al dovere per far passare questa epidemia.